Una delle canzoni più vecchie sul disco, la scrissi di getto in occasione dell’alluvione che nel 2012 sommerse l’Albinia. L’inondazione a ogni modo resta una scena sullo sfondo, il cuore del testo tratta della mancata corrispondenza tra l’immagine che gli altri hanno di noi e come noi stessi ci vediamo e pensiamo.
Per un sacco di tempo la canzone sarebbe dovuta rimanere fuori dal disco. Io, Ste e Virna ne eravamo irremovibilmente convinti, a Edo invece il pezzo è sempre piaciuto e a un certo punto se n’è uscito con una fantastica melodia suonata col sintetizzatore sul finale, convincendoci così ad includerlo nella tracklist.
(Giacomo Amaddii Barbagli)
lyrics
Il fiume ha rotto gli argini
da sedici ore ormai.
Il fiume ha rotto gli argini
e io non sarò mai
come mi vedono
gli occhi tuoi.
Non sarò mai
come mi vedono
gli occhi tuoi:
così aperti che non giudicano niente,
così grandi da potere contenere
tutta quanta la città.
Il fiume ha rotto gli argini
da sedici ore ormai.
La voce del telegiornale
conferma che non sarò mai
come mi vedono
gli occhi tuoi.
Non sarò mai
come mi vedono
gli occhi tuoi:
così grandi da potere contenere
tutta quanta la città
e così aperti che non giudicano niente,
ma proiettano la tua vita segreta
in diretta dentro i miei.
Nicole Mercedes caught our ears with a debut LP in 2012. She's back with a new group and an inventive LP of folk and chamber pop. Bandcamp New & Notable Feb 7, 2016